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Arzachena


Nen medioevo prese il nome di Santa Maria o Arseguen. Il toponimo appartiene, forse, allo strato paleosardo, mentre secondo altri avrebbe origine greco-arcaica. Il suo territorio fu frequentato in epoca preistorica, protostorica e romana, infatti la statio di Turublum Minus sarebbe da relazionare con un centro posto nel golfo omonimo.
Il centro medievale, ubicato in regione Arsachena, si aggregò attorno alla chiesa di Santa Maria. Appartenne alla curatoria di Unali del Regno o Giudicato di Gallura. Nel 1288, terminato di fatto il regno gallurese, passò tra i territori ultramarini di Pisa. Nel 1324 divenne di diritto del Regno di Sardegna, anche se il paese e la curatoria furono conquistati solo nel 1330 da Raimondo de Cardona, essendo poi infeudati a Francesco Daurats, che lo mantenne fino al 1346.
Durante la guerra tra Regno di Sardegna e i Doria il centro subì attacchi dal mare e devastazioni. Nel 1347 venne concesso a Giovanni d'Arborea, fratello di Mariano IV, il quale lo unì in feudo a Fundimonte. Nel 1353, a causa della guerra tra Regno di Sardegna e Regno d'Arborea, subì altre devastazioni, anche se nel 1354 fu nuovamente riconosciuto a Giovanni d'Arborea e amministrato dalla moglie Sibilla de Montcada. Il paese venne abbandonato tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV.
L'odierna Arzachena si ripopolò stabilmente tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, grazie all'apporto di popolazione delle zone circostanti, che si aggregarono attorno alla chiesa di Santa Maria, ricostruita nel 1776. Già frazione di Tempio Pausania, divenne comune autonomo nel 1920.


Risorse collegate

Scarica il file in PdF Laureati ad Arzachena (1936-1943)


Provincia di Olbia-Tempio


Regione Autonoma della Sardegna


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